Quando è stata l’ultima volta in cui avete fotografato senza poter rivedere le foto appena fatte?
Saranno almeno 15 anni che non lavoro più in pellicola; all’epoca si facevano i test con le polaroid o avrei almeno avuto un esposimetro con me. Questa volta niente di niente. Io mi ci sono ritrovato per caso ed in uno studio che non era il mio.. Dover allestire set continuamente, 4 per modello, e pure di corsa.
Agenzia di modelle, appuntamenti ogni mezz’ora, pola e primo book di quattro look da realizzare con 4 schemi luce differenti. Al momento di collegare la fotocamera al computer mi accorgo che scatta con un certo ritardo. Inizio a dare la colpa al cavo, all’adattatore, alle divinità avverse, al cornetto del bar di fronte… “Eppure ieri funzionava!” Decido quindi di collegare il tutto tramite wi-fi. A buffer vuoto le foto arrivano con un ritardo di circa 30 secondi. Lo giudico accettabile ed inizio a lavorare. Ovviamente la Z8 in modalità tethering non consente di rivedere le foto dal suo monitor, bisogna aspettare che appaiano su quello del computer.Però il buffer si riempie ed il ritardo aumenta vertiginosamente. Mi ritrovo col buffer pieno, modelli, stylist, booker e MUA che mi guardano impazienti. Nulla: devo andare avanti senza poter verificare ciò che sto facendo. Per fortuna ho conservato l’abitudine di ricavare il Numero Guida di ogni flash che compro e di valutare gli stop che perdo con ogni differente diffusore. Rispolvero la regola del quadrato e la applico misurando le distanze coi passi. Questo è ciò che ho tirato fuori fotografando “alla cieca”.
Ah… il motivo!
Il giorno precedente avevo lavorato in un hotel per delle foto di interni. Semplicemente mi ero dimenticato di disinserire l’autoscatto. Rimessa la macchina in modalità scatto singolo tutto è tornato a funzionare alla perfezione!